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Il topo domestico: abitudini e metodi di lotta

Leggi l’articolo e scopri le soluzioni ed i consigli dei nostri esperti.

La popolazione italiana di topi è composta prevalentemente da tre specie diverse di roditori. Abbiamo:
– il topo domestico (nome scientifico mus musculus)
– il ratto di fogna (nome scientifico rattus norvegicus)
– il ratto nero o dei tetti (nome scientifico rattus rattus)

Questo primo articolo di tre, racconterà le abitudini ed i metodi di lotta contro il topo domestico. Prima di iniziare, è importante fare una premessa che è al tempo stesso un inciso: nessuno vuole eliminare questi piccoli roditori dall’ambiente. Il problema insorge quando i topi invadono il nostro spazio causando danni materiali e compromettendo l’igiene di casa nostra o del nostro ristorante, laboratorio alimentare, ecc.

Per loro stessa natura, i topi sono antropizzati, in quanto trovano nei nostri ambienti caldo, cibo e riparo. Quindi, dove vivono gli uomini saranno sempre presenti anche i roditori. Come già affrontato nel precedente articolo sui sistemi di protezione, per eliminare o limitare le infestazioni, bisogna sempre partire da una struttura (casa, azienda, laboratorio alimentare, ristorante, ecc.) perfettamente “sigillata” o quantomeno protetta in modo che l’accesso gli ambienti non sia facile.
In secondo luogo, bisogna eliminare possibili rifugi come ad esempio materiale accatastato, folte vegetazioni o ambienti abbandonati.
Ultimo punto, ma non per importanza, non bisogna abbandonare cibo o rifiuti nei pressi dell’abitazione e se non possono essere eliminati, vanno sigillati e inseriti in appositi contenitori.

Cosa bisogna fare se ci accorgiamo di avere uno o più topi in casa? La soluzione da adottare è diversa a seconda della specie che si è introdotta nel nostro ambiente.

Topo domestico o mus musculus

Questo piccolo animale da adulto pesa circa 20-25 grammi e misura 15-20 centimetri, di cui la metà è rappresentata dalla coda. Come tutti i topi, mangia qualsiasi cosa e si adatta facilmente a quello che trova. Essendo un roditore, rosicchia prevalentemente carta, cartone, plastica, legno, fili elettrici, e così via. Inoltre, lascia nei luoghi dove vive e si nutre tracce evidenti di urina ed escrementi scuri come piccoli chicchi di riso.

Abitualmente vive e si riproduce dentro agli edifici dove è protetto dai predatori e costruisce nidi fatti di svariati materiali. Si muove alla ricerca di cibo prevalentemente di notte quando non ci sono rumori e non è disturbato, ma non percorre grandi distanze. Si riproduce velocemente, colonizzando gli ambienti. Lo possiamo trovare anche dentro a piccole canarine elettriche, scatole, elettrodomestici, tubi e la sua struttura ossea in parte flessibile gli permette di passare in spazi molto piccoli, fino a 5 millimetri.

Se vengono individuate tracce come quelle descritte, consigliamo di non utilizzare topicidi perché una volta morto il topo, potrebbe essere difficile da raggiungere, andare in putrefazione e generare cattivi odori. Quindi, il sistema migliore è la cattura e può essere fatta tramite la trappola multicattura in plastica o trappola multicattura zincata con all’interno il collante topicida 72 TC, che è caratterizzato da un attrattivo profumato.

Le trappole vanno posizionate contro il muro, nell’ambiente dove vengono individuate le tracce, con gli ingressi sul lato del muro. A livello numerico, ne basta una per stanza oppure ogni 20-30 mq. La parte trasparente superiore permetterà di vedere l’interno della trappola senza aprirla ogni volta.

Le trappole non vanno rimosse dopo una prima cattura, ma vanno lasciate nella stessa posizione per almeno due settimane senza catture e senza trovare tracce in giro.

In caso di dubbi sull’utilizzo dei prodotti elencati e per qualsiasi ulteriore informazione, il nostro Servizio Telefonico CHIEDI ALL’ESPERTO è a vostra disposizione per consigli e chiarimenti di ogni tipo.

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